Neonato con Duomo di Milano

Dove partorire a Milano?

Gravidanza e parto

Che tu sia una mamma nata e cresciuta in Italia, o una mamma expat appena arrivata a Milano, una domanda che ti starai facendo è “dove partorire?”.

Per rispondere a questa domanda, spesso ci si affida ai consigli di amici, parenti.. di chi ci è già passato. Ma questo può confondere ulteriormente, specialmente quando i consigli sono discordanti fra di loro. Una amica potrebbe dire: “mi raccomando, vai in questo ospedale, io mi sono trovata benissimo!”, un’altra potrebbe dire “no, vai in quest’altro, sono bravissimi, mi hanno salvato la vita”.. sì spesso si sentono anche frasi così da film. Questo perché il parto e l’arrivo di un bambino, sono momenti altamente emozionanti, e il racconto che poi ne deriva è impregnato della nostra esperienza ed è quindi rende molto soggettiva l’opinione su un ospedale. 

Ma partiamo con le parole giuste… la domanda giusta sarebbe: quale voglio che sia il luogo in cui nasce il mio bambino? Il luogo dove ci incontreremo per la prima volta? E i luoghi del parto possono essere diversi. 

La Lombardia, e in particolare Milano ci offrono diverse opportunità, alcune tramite il servizio pubblico altre privatamente, vediamo una carrellata di scelte e qualche loro caratteristica.

  1. Parto in Casa. È assolutamente una scelta possibile, solo se è tutto fisiologico, ovvero se mamma e bambino sono sani, con gravidanza sana e senza alcuna complicazione (le linee guida sono più complesse di così e potrai informarti con le tue ostetriche). A differenza di altri Paesi o regioni in Italia, qui a Milano si può avere solo privatamente, è super importante informarsi per tempo ed incontrare le ostetriche presto, prima delle 28-32 settimane di gravidanza. Un motivo per scegliere il parto in casa potrebbe essere il bisogno di privacy, di rispetto, di continuità di assistenza…
  1. Parto in ospedale. Il parto in ospedale è un servizio del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) e qualsiasi mamma in gravidanza può essere seguita gratuitamente al parto. fin qui nessuna domanda, ma quale ospedale scegliere?  Le opzioni a Milano sono moltissime e non sarei giusta e razionale se a questo punto dicessi “l’ospedale XY è il migliore”.  Ogni mamma in base ai suoi bisogni troverà un ospedale più adatto a lei. Ci sono ospedali più grandi, altri più piccoli , alcuni più adatti a madri con gravidanze fisiologiche, alcuni specializzati in gravidanze a rischio. Si parla di livelli : primo secondo e terzo livello.. dove il terzo livello, conta un grande numero di parti all’anno, ha la terapia intensiva neonatale e può per questo accogliere anche bimbi con patologie o molto prematuri.
  1. Alcuni ospedali offrono un percorso privato. Ovvero si partorisce nella stessa struttura pubblica ma con un team scelto provatamente all’interno degli operatori ospedalieri. Questo può essere un modo per avere i benefici della continuità assistenziale… che dovrebbe essere la normalità.. ma al momento è solo un servizio privato. Se sei una madre expat e vorresti comunicare in una lingua che non è l’italiano, potresti voler richiedere questo servizio con operatori che parlano fluentemente altre lingue. 
  1. Parto in ospedale accompagnati dalla propria ostetrica privata. Questa forma può essere intermedia, dando il beneficio di più tempo possibile a casa (le proprie ostetriche vanno al domicilio nelle prime fasi del travaglio) per poi spostarsi in ospedale, continuando a godere della continuità di assistenza nel contesto ospedaliero. 

In generale la scelta del luogo della nascita del proprio figlio e della propria squadra, dal birth partner ai professionisti che vi assisteranno è un tassello fondamentale per la propria esperienza di parto, ed in passato è stato spesso sottovalutato.

Si comincia con l’informarsi. In che modo?

  • Molto importante documentarsi, partecipare ad un corso di preparazione alla nascita o lavorare con la propria ostetrica per individuare i propri bisogni per la nascita in modo da basare su quest’ultimi le proprie scelte: cercare di rispondere alle domande: come vorrò gestire il travaglio e il dolore? Chi vorrò insieme a me? 
  • Visitando i siti internet dei possibili ospedali o di gruppi di ostetriche che assistono al parto in casa. 
  • Fare domande direttamente per capire il loro rispetto delle linee guida OMS per garantire cure rispettose della madre e del bambino
  • Potete anche verificare quali ospedali sono “baby friendly” ovvero rispettano le raccomandazioni UNICEF https://www.unicef.it/italia-amica-dei-bambini/insieme-per-allattamento/ospedale-amico-bambini/
  • Altri dati ufficiali sugli ospedali (n. di parti annui, quanti tagli cesari etc.) possono essere trovati sull’app del ministero della salute “MAMMA IN SALUTE” accedendo alla mappa. 
  • Informarsi su possibile tour dell’ospedale (online o di persona) così da poterlo vedere di persona
  • Fare domande riguardo i loro orari di visita o le policies per il partner (prima e dopo il parto può stare con la mamma e il bambino? Per quante ore? E la notte?)